02 giugno 2006

Indagine di SeborgaPress: Imbrogli e falsi attestati a danno del Principato

Oggi Seborga vanta una notorietà invidiabile che raggiunge ogni angolo del mondo. Ignorare o sottovalutare questa realtà sarebbe un grave errore.

L’interesse rivolto a Seborga, alla sua storia e al suo Principe è lampante: non c’ è mese che i mass-media di tutto il mondo non realizzino un servizio, un’intervista o un articolo. Ne consegue che la curiosità del pubblico aumenta e così anche la voglia di scoprire, di visitare il Principato, di conoscere di più, di seguirne i fatti e le vicende locali anche se magari si vive agli antipodi.

Basta che il Principe alzi la voce e la notizia fa il giro del mondo. Lo abbiamo constatato di recente con il caso dei lavori di ristrutturazione dell’area adiacente alla chiesa di San Bernardo. La notizia del contenzioso fra Comune e Principe era arrivata fin in Nuova Zelanda!

Se da un lato tutto questo interesse verso Seborga è positivo e favorisce il turismo e l’economia locale, dall’altro lato crea anche l’opportunità a imbroglioni e camaleonti ad avviare attività losche e fraudolenti a danno del nome di Seborga e di coloro che finiscono abbindolati.

Il caso sollevato mesi fa su queste pagine sulla presunta esistenza a Seborga di università, è un esempio lampante di come la notorietà di Seborga venga sfruttata da alcuni imbroglioni per portare avanti (purtroppo con successo e con un buon giro d’affari) i loro piani meschini.

Il caso delle università a Seborga ha suscitato un enorme interesse e scalpore soprattutto all’estero (e fra i nostri lettori di lingua inglese che leggono il nostro SEBORGA TIMES) e ci ha stimolato ad approfondire questo fenomeno.

Dalla nostra indagine, abbiamo scoperto una serie di attività subdole e fraudolenti di inimmaginabile portata e effetto.

L’assenza di un una presenza ufficiale del Principato su Internet ha inoltre consentito una proliferazione di siti alternativi che nulla hanno a che fare con l’ufficialità e l’autorevolezza che dichiarano di avere.

La redazione di SeborgaPress ha informato e consegnato i risultati di questa ricerca alla Polizia di Stato Italiana che - come sappiamo – ha gia` avviato le dovute indagini.

Le attività illecite in questione vanno dal conferimento (e vendita) di falsi titoli nobiliari e d’ufficio, vendita di francobolli, monete, passaporti (turistici e diplomatici) non autentici, alla vendita di false autorizzazioni e attestati a istituti e università on-line.

“Abbiamo condotto la nostra ricerca grazie al supporto e alla collaborazione delle autorità locali di Seborga” – spiega Renzo Colla, Direttore responsabile di SeborgaPress – “e per questo vogliamo ringraziare in particolare il Sindaco di Seborga, Franco Fogliarini, i suoi consiglieri comunali e anche i membri del Consiglio della Corona”.

“Ci siamo avvalsi anche della stretta collaborazione e competenza da parte del Dottor Gorge Brown, direttore della HigherEd Consulting, un’agenzia di ricerca e di controllo specializzata nel settore della pubblica istruzione superiore e universitaria, con sede ad Adelaide, in Australia, il quale ci ha aiutato a far luce su alcuni aspetti a noi poco noti”.

“Dopo quello che abbiamo visto e constatato” – ha proseguito Renzo Colla – “ abbiamo sentito il dovere e l’urgenza di fare chiarezza e pulizia su certe attività e fenomeni che per anni sono andati avanti imperturbati, ai danni dei cittadini di Seborga e del pubblico in generale”.

Sul caso delle presunte università a Seborga, ripetiamo ancora una volta (a beneficio di chi non vive sul posto) che, contrariamente a quanto appare in certi siti internet, non esistono a Seborga uffici o sedi abilitate a questo tipo di attività.

Per coloro che non sono in grado di verificare di persona quanto detto sopra, pubblichiamo qui a fianco una foto dell’ormai famoso numero civico di Via Mirando dove – secondo false pretese – avrebbero sede gli uffici di queste università; in realtà si tratta di un portone che da acceso ad un locale attualmente adibito a magazzino.

Dalla nostra indagine è emersa anche l’esistenza in internet di un presunto ufficio o segretariato per l’insegnamento a distanza, cultura e fede dell’SBC – Antico Principato di Seborga e di un “Consiglio per la concessione di licenze” (il sito in questione è: www.seborga-edu.info/index.htm).

Una sorta di “ministero dell’istruzione” che cura e gestisce il settore culturale e di formazione del Principato concedendo – previo pagamento – a università e istituti on-line, licenze e autorizzazioni per il riconoscimento dei loro titoli di studio.

Al di la` dell’aspetto puramente commerciale di questo tipo di attività, quello che piu` preoccupa e sconcerta è la portata di questa truffa che vede coinvolti decine e decine di istituti on-line in tutto il mondo.

Stiamo parlando di un imbroglio di proporzioni mondiale in quanto sappiamo per certo che questo “segretariato” non esiste e non ha nessun mandato e autorità ad esercitare per nome e per conto di Seborga. Fino ad oggi, nessuna autorità riconosciuta a Seborga ha concesso, autorizzato o dato il beneplacito ad esercitare e rilasciare accrediti o licenze.

Le conseguenze di questa truffa sono evidenti e preoccupanti. Sappiamo che negli Stati Uniti sono state avviate azioni legali contro alcuni di questi istituti che offrono lauree riconosciute da Seborga. In Europa e in altre parti del mondo, questo fenomeno è seguito con attenzione dalle autorità locali e tutto questo non giova alla credibilità e al nome di Seborga.



Abbiamo letto nel giornale di Bahrain (DAILY NEWS – THE VOICE OF BAHRAIN) che un medico intende aprire una clinica di controllo contro l’obesità a Bahrain dopo aver ottenuto una laurea presso una “Università di Seborga” per il trattamento “Marmaki”.

Non c’e` da meravigliarsi se nel campo della formazione professionale on-line il nome Seborga è sinonimo di frodi ed è oggetto di scherno.

Recentemente, la rivista specializzata INSIDE HIGHER ED con sede a Washington D.C. ha pubblicato un articolo su una nuova università che dichiara di avere ottenuto la licenza dal “famoso” segretariato per l’istruzione SBC. Il giornalista dell’articolo mette in dubbio la veridicità di questa licenza ed è incredibile leggere la risposta del direttore dell’istituto il quale afferma con forza che la licenza è valida in quanto ottenuta da un segretariato che ha effettivamente sede a... Seborga. (http://www.insidehighered.com/news/2006/05/24/diulus)

Un’altra attività truffaldina che fino ad oggi è andata avanti indisturbata è legata ai numerosi siti internet su Seborga e gestiti da un personaggio ben noto nella zona. Si tratta del signor Denis Pierre-Francois che nel giugno del 2001 ricevette la nomina di Direttore del settore Turismo dal Comune di Seborga.

La nomina di direttore gli fu revocata un anno dopo (visto i modesti risultati) con un decreto firmato dallo stesso sindaco, Franco Fogliarini e datato agosto 2002 (vedi foto).

Non solo il sindaco gli revoco` il titolo, ma (leggiamo nel decreto) invitava il signor Denis Pierre-Francois “…a non continuare ad utilizzare e fregiarsi di alcun titolo, simbolo, qualifica e quant’altro attinente il Comune di Seborga…”

Nonostante il divieto, il signor Denis Pierre-Francois ha continuato a fregiarsi del titolo di Direttore del turismo di Seborga e di altri titoli (segretario agli affari esteri, direttore del Seborga Business Centre, eccetera…).

Inoltre, ha organizzato una rete di associati e delegati in tutto il mondo che - dopo aver pagato una dovuta somma – operano sotto titoli nobiliari e d’ufficio alla “promozione” del Principato.

Purtroppo, Seborga non è riuscita a stare ai passi con i tempi: il metodo di vendite via internet “e-commerce” non è ancora arrivato da queste parti (ma approderà fra pochi giorni).

A questa lacuna ci ha pensato il signor Denis Pierre-Francois che fino ad oggi ha venduto e vende attraverso i suoi siti internet: titoli nobiliari (e diplomatici), francobolli, monete, passaporti e souvenir che – agli occhi dei profani e dei curiosi (che non hanno possibilità di recarsi a Seborga) sembrano tutti autentici.

Oltre alle attività di vendita di vario tipo (incluse – a nostro avviso – le famose licenze) il signor Pierre-Francois controlla e gestisce attraverso i suoi siti tutta la corrispondenza in arrivo da tutto il mondo da parte di curiosi e simpatizzanti che desiderano avere informazioni o notizie sul Principato.

Questo personaggio non vive o si fa vedere (per ovvie ragioni) a Seborga. I suoi modi garbati e i suoi siti internet pieni di foto e informazioni in ben nove lingue fanno si` che e` facile essere persuasi e convinti di trattare con un rispettabile rappresentante del Principato.

Il sindaco Franco Fogliarini ha fatto sapere a SeborgaPress che il nuovo consiglio comunale appena rieletto ha intenzione di aprire al piu` presto un sito ufficiale di Seborga e di delegare ad un membro del consiglio comunale i rapporti con l‘esterno. Naturalmente vi terremo informati sugli sviluppi di questo progetto.

Nel frattempo, le autorità locali invitano il pubblico ad utilizzare il seguente indirizzo e-mail: comuneseborga@inwind.it e a diffidare di qualsiasi altro indirizzo o sito di dubbia natura e provenienza. (SeborgaPress)

Pubblichiamo qui sotto i siti ritenuti sospetti o inquisiti in questa indagine:

http://seborga.net/
http://www.principato-di-seborga.com/
http://www.www.principato.seborga.com/
http://www.sbcbanking.biz/
http://peira-cava.com/
http://www.afs.peira-cava.com/
http://www.ambergriscaye.com/interfisa
http://sbctradecom.peira-cava.com/
http://www.peira-cava.com/CASADISEBORGA.htm
www.sbcbanking.biz/university.htm
http://www.seborga-edu.info/index.htm
http://www.education.principato-di-seborga.com/
http://isaponline.info/en/index.htm
http://www.seborgastamps.info/
http://www.tradesydney.principato-di-seborga.com/