13 febbraio 2010

Che si voti il prima possibile!



Ho cercato di "starmene fuori" dalle questioni massoniche relative a Seborga per due motivi, il primo è che non ne capisco molto di massoneria, e quindi non ritengo opportuno parlare di argomenti di cui non sono "ferrato", si dice così.

Il secondo è che se devo rivolgere una critica a qualcuno preferisco farlo di persona, e non dietro il paravento dell'anonimato; così ho fatto con il principe Davide Pozzi Sacchi di Santa Sofia (predicato nobiliare cognomizzato e riportato su documenti anagrafici, sottolineo la questione poichè ho visto e letto di più nobili a Seborga che nel resto d'Italia !), così avrei fatto e qualche volta ho fatto con l'avv. Romano, lui lo sa.In buona sostanza mi piace parlare di quel che conosco, e se non avessi avuto la conferma da parte dello stesso Romano avrei anche potuto pensare ad un fotomontaggio, ma così non è.

A questo punto mi domando: da quattro anni l'avv. Romano, è "in sonno", ma conosciamo il significato del termine ? Nel gergo della massoneria si dice di un fratello essere "in sonno" o "dormiente" quando questi non partecipa volontariamente per un protratto periodo di tempo alle tornate rituali.

Per motivi di opportunità o per particolari esigenze della vita sociale profana un massone può infatti decidere spontaneamente di autosospendersi dai lavori rituali e dalla vita dell'ordine. Le assenze dai lavori di loggia devono essere normalmente giustificate. Autosospendersi non significa dare le dimissioni, Massone lo si è sempre ! La cosa non mi scandalizza, ma non ciurliamo nel manico, diamo alle parole il giusto significato.

Da "ignorante" in materia mi viene in soccorso la notifica del 1983 dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, secondo cui “i fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla santa comunione”, a questo punto mi sorge un dubbio, ci si rivolge alle Chiese d'Oltremare per ottenere benemerenze e diaconati, poichè la Chiesa Cattolica Romana e Apostolica mai e poi mai concederebbe le stesse attenzioni e/o privilegi ad un massone, che sia esso sveglio, in sonno o in coma profondo?

La lettera apostolica di Clemente XII contiene la dichiarazione di scomunica per il cattolico che appartenga a qualunque titolo ad una associazione massonica, e tale scomunica non è mai stata revocata da nessun Papa. In linea con la lettera apostolica, i successivi documenti ufficiali della Chiesa hanno ribadito che chi appartiene alla massoneria non può ricevere i sacramenti.

A questo punto, non sono certo un bigotto od un baciapile come si dice dalle mie parti, ognuno di noi appoggi pure chi vuole, ma con un minimo di senso della misura, senza pensare di avere per forza ragione e senza adoperarsi a voler distruggere l'avversario.

Che si voti il prima possibile, dopo di che Viva il Principe, chiunque esso sia!!!

Alessandro M. Segnini Bocchia di San Lorenzo