16 febbraio 2010

Massone sì, massone no

Dist.mo Sig. Segnini Bocchia di San Lorenzo ,

ho trovato molto interessante il Suo intervento ed anche di stimolo per approfondire un argomento (la Massoneria) di cui in effetti, i più, sanno ben poco.
Siccome mi è stato detto che Ella è un galantuomo, mi è gradito offrirLe dei chiarimenti su questioni circa le quali Ella ammette di non essere ufficientemente edotto.
Io stesso che di Massoneria ne sapevo ben poco ho studiato l' argomento (indubbiamente interessante) ed ho chiesto lumi al mio parroco, al mio confessore e ad un vecchio amico di mio padre ai vertici del "Grande Oriente d' Italia" (la più importante "Obbedienza massonica" in Italia con circa 18.000 iscritti).
Facendo una miscellanea delle loro opinioni mi sento di poter sostenere quanto segue:
Dopo le esplicite scomuniche dell' Istituzione massonica da parte di Clemente XII (1738), Benedetto XIV (1751) e Benedetto XV (1917), il Concilio Vaticano II, con Giovanni XXIII e Paolo VI che comunque confermarono le disposizioni anti-massoniche, ha dato inizio a un "dialogo" tra i vertici massonici e vari studiosi cattolici, primi tra tutti per erudizione nella specifica materia, padre Caprile e padre Rosario Esposito, massimi esperti vaticani sulle possibili concordanze tra Chiesa cattolica e Massoneria.
Qualche risultato, ad oggi, è stato ottenuto e infatti, se prima si parlava addirittura di scomunica, oggi si parla di "colpa grave" con conseguente divieto di accesso ai sacramenti.
In pratica la Chiesa cattolica, che non fa alcuna differenza tra chi è "massone in attività" e chi è "massone in sonno", fa però un tacito distinguo tra massoni non dichiaratisi in confessione e massoni che in confessione ammettono di esserlo come se fosse un qualsiasi altro peccato: a questi ultimi l' accesso ai sacramenti è permesso a discrezione del sacerdote e dei vertici della diocesi di cui fa parte.
Ritengo quindi che Santa Madre Chiesa ne faccia solo una questione di sicurezza dottrinale distinguendo coloro che, palesando la loro massonicità e manifestando il loro "pentimento" in confessione non manifestano un atteggiamento anti-religioso e un' ideologia anti-cattolica da quelli che non dichiarandosi sono in probabile mala fede nei confronti della Chiesa ed a questi, infatti, l' accesso ai sacramenti resta sempre precluso.
Il dialogo quindi è ancora in corso e, ammettiamolo, qualche timido avvicinamento tra le parti c'è stato.
Che si arrivi ad una "amichevole stretta di mano "lo escludo ma ................ in una dichiarazione di reciproca tolleranza e non belligeranza forse per il futuro possiamo credere.
Su un altro punto Ella ha ragione: massone lo si rimane per sempre salvo in caso di "tradimento"; in quella ipotesi tutti i documenti e gli incartamenti che riguardano il soggetto in questione vengono bruciati ritualmente ed il reo non potrà mai più rientrare nei ranghi massonici.
L' "assonnamento" è cosa diversa: quando un soggetto, dopo aver aderito alla Massoneria, si rende conto che l' appartenenza ad essa lo pone di fronte a scelte morali in contrasto con le sue convinzioni personali, può chiedere ed ottenere di auto-escludersi a tempo indeterminato: non frequenterà più, non avrà più alcun rapporto, non avrà più ne diritti ne doveri.
All' assonnamento si può teoricamente porre termine chiedendo di rientrare ma è praticamente quasi impossibile ottenere di essere riammessi: la richiesta di assonnamento è quindi un passo molto sofferto per un massone proprio perchè egli sa che, salvo miracoli, rimarrà a vita massone ma solo sulla carta: all' atto pratico non sarà mai più tale.
Circa il Suo sospetto che si cercherebbero "onori" di Chiese d' Oltremare perchè non si potrebbero ottenere dalla Chiesa di Roma devo amichevolmente contraddirLa in quanto il problema va ricondotto semplicemente ad una più o meno intensa "elitarietà" dei vari Ordini cavallereschi: se sono pochissimi coloro che possono accedere agli Ordini della Santa Sede, ben più numerosi, seppure comunque pochi, sono coloro che, aiutando le chiese cattoliche patriarcali d' Oriente sovvenzionando
i loro seminari e scuole, restaurando i loro edifici di culto, facendo da "ponte culturale" a favore del dialogo tra chiese cattoliche di rito diverso, possono ricevere da esse un riconoscimento premiale.
Sono comunque chiese cattoliche in "totale comunione con la Santa Sede" e sono "fons honorum" proprio perchè espressamente riconosciute dal Santo Padre; chi vuol essere per forza scortese le definisce "decorazioni di serie B" ma perchè essere scortesi con persone che comunque con pii comportamenti e generose donazioni si comportano da buoni cristiani?
Se non altro, queste chiese, non hanno mai accolto tra i loro cavalieri personaggi "discussi" come Licio Gelli, ex Maestro Venerabile della "Loggia P2", che è Commendatore dell' Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme nonchè Grand’ Ufficiale dell' altrettanto prestigioso Ordine di
San Silvestro Papa (fonte : Wikipedia).
Auspicando di aver apportato un umile simbolico mattone per la costruzione della verità,
La omaggio distintamente.
Umberto Savioli
(all' anagrafe civile e religiosa)
conte Umberto Savioli Caccianemici di Monticino
(jure sanguinis)