24 novembre 2012

CARO GIORGIO I, CI MANCHI MA SEI ANCORA QUI CON NOI...



Caro Giorgio,

Sono  trascorsi tre anni che il Tuo corpo ma non il Tuo spirito si è addormentato.

Noi ti vediamo per i carruggi della Tua Seborga, a volte, ti sentiamo ansimare nelle salite,  quasi a volere far sentire, che Tu ci sei, ma molti di noi non hanno bisogno di questi segnali perché sappiamo benissimo che Tu sei ancora là con noi che ti abbiamo amato e ti amiamo nonostante che per alcuni Tu sia morto. Ma Tu sei sempre presente nei cuori e nelle menti di chi Ti ha amato e cerchiamo di camminare sempre insieme a Te.

Ce la stiamo mettendo tutta, dal nuovo Principe in testa, per cercare di dare vita al Tuo sogno: l’indipendenza  del Principato di Seborga, nonostante l’incredulità di alcuni e la cattiveria di altri, compresi quelli che Ti sono stati vicino.

Oggi sono questi, in particolar modo, a tradire la Tua Memoria cercando di colpire chi come me si sta adoperando acchè il Tuo sogno possa diventare realtà. Ma non fa niente perché niente e nessuno riuscirà a fermare il Tuo progetto.

Combatteremo fino all’ultimo alito di vita per ciò in cui Tu, aiutato da pochi altri, hai creduto e siamo pronti ad affrontare le accuse infamanti che ci vengono rivolte. Non fa niente, caro Giorgio, l’importante è riuscire a dare corpo a tutto ciò in cui tu hai creduto e noi crediamo.

Sai oggi, soprattutto per me è una giornata ancora più triste e sono sicuro lo sarebbe stata anche per te: Ti ha raggiunto in cielo un Cavaliere vero che tu hai particolarmente amato: il nome di questo Cavaliere è PIERO ALBERTI, e sono sicuro che Tu l’avrai già accolto così come merita di starti accanto.

Lui era uno di quelli che Ti ha sempre amato, riamato da Te e sono certo che insieme continuerete ad indicarci la strada giusta da seguire. Proprio ora che ne abbiamo particolarmente bisogno, proprio ora che alcuni Cavalieri che Ti sono stati accanto e che Ti hanno voluto bene, come chi Ti scrive, hanno deciso di prendere le distanze.

Io, così come tanti altri, manteniamo vivo il Tuo pensiero, ricordiamo le avversità nei confronti del Comune, anche se poi hai sempre rispettato e voluto bene a tutti così come le Autorità locali Ti hanno sempre voluto bene e rispettato per quello che Tu hai rappresentato per Seborga e/o per il Principato. Hai dedicato la Tua vita per far conoscere Seborga in ogni angolo della terra tant’è che la gente accorreva per conoscere questo Principato ed il suo Principe.

Ma ahimè! per molti Seborghini questo non conta, anzi Giorgio è morto, senza sapere che Tu invece continui a vivere dentro molti di noi.

Ma anche questo tu lo sapevi, tant’è che prima di lasciare il tuo cammino terreno, un giorno confidasti, me presente, che alla Tua morte sarebbe successo un caos. Ancora una volta, avevi ragione! Il caos esiste nonostante gli immani sforzi del Principe Marcello che si sta adoperando, accompagnato dai Suoi Ministri, perché il Principato possa acquistare sempre più forza e vigore.

Molti, sbagliando, criticano il Suo operato e lo leggono come opera intesa al proprio tornaconto personale, ma non capiscono invece che un’opera di restauro effettuata nel paese, mira soltanto e soprattutto a rendere il Principato sempre più accogliente.

Più gente arriva e maggiore è la svolta che il Principe Marcello vuol dare. Certo non è facile e questo lo sanno tutti, non solo i denigratori, ma Marcello ci sta provando al limite delle proprie possibilità sia fisiche che economiche.

D’altra parte Tu stesso Giorgio quanto ha lottato per far riconoscere questo territorio un Principato: Tu non Ti sei risparmiato ed hai fatto di tutto per poter coronare il sogno ma non a Tuo vantaggio ma a vantaggio dei Seborghini che hai sempre difeso dagli attacchi dei più.

Per questo mi sembra doveroso il Tuo ricordo nel terzo anno dalla Tua scomparsa terrena: Ciao Giorgio ti abbiamo voluto sempre bene e sempre te ne vorremo e preghiamo il Buon Dio e la Dolce Madre di Gesù alla quale Tu eri particolarmente devoto affinché  posino, Tuo tramite, il loro sguardo benevolo sul Principato e sui Seborghini tutti.

Viva il Principato di Seborga ed i suoi Seborghini!

                                                                                                                Alberto Romano