13 agosto 2014

L'ULTIMA LETTERA APERTA DI ALBERTO ROMANO AI SEBORGHINI



Nel giorno dei funerali dell’Avvocato Alberto Romano, in cui Seborga si stringe unita e solidale alla famiglia e agli amici dello scomparso, pubblichiamo una Lettera Aperta che l’Avvocato Romano ci aveva inviato il 29 luglio scorso, pochi giorni prima della sua improvvisa scomparsa.
La Gazzetta aveva deciso a quel tempo di non pubblicarla, non per mancanza di rispetto nei suoi confronti o per qualche ripicca, ma semplicemente per non fomentare ulteriormente la “guerra a colpi di penna e parole” che stiamo assitendo ormai da tempo. 
Non volevamo che il suo contenuto venisse travisato o strumentalizzato. E non ci sorprende se altri giornali non l’hanno ancora pubblicata.
Ora, a pochi giorni dalla sua morte, questa lettera ha assunto un peso e una rilevanza diversa che non possiamo ignorare.
Oggi che Seborga sta per porgergli l’ultimo saluto, abbiamo deciso di pubblicarla, pur consapevoli che in qualche modo, il suo contenuto verrà risucchiato in questo vortice di botte e risposte, che avremmo preferito evitare e non esserne coinvolti.
Ora, con la sua improvvisa scomparsa, questa lettera è diventata l’ultimo ‘testamento-appello’ ai Seborghini a rimanere forti e uniti, sotto la guida del Principe eletto.
Inoltre, anticipa argomenti che lo stesso Romano aveva in programma di spiegare e trattare in una riunione pubblica a Seborga, a difesa dell’operato suo e del governo.
Allo stesso tempo, Romano rivolge un messaggio forte e schietto ad alcune persone che sicuramente non apprezzeranno.
Al di là dei commenti e delle reazioni che questa lettera può provocare e suscitare, noi la trattiamo come l’ultimo atto di volontà di un grande amico di Giorgio I°, di un amico di Seborga, di un sostenitore della Causa Seborghina e di un essere umano come tutti noi. 
Leggiamola e rispettiamola così com’è.


                                                 LETTERA APERTA AI SEBORGHINI

Cari amici del Principato di Seborga

e p.c. Signori Massimiliano Molini di Valibona, Jean Philippe Arnotte & C.



Per puro caso, a molti  di Voi, come a me, qualche tempo fa, è capitato di leggere su qualche giornale on line delle notizie sui personaggi di cui sopra, corredati da ampi servizi fotografici ed ancora una volta attribuibili ad un’associazione stipulata in Italia da persone da definirsi tutt’altro che amici del Principato.

Sì, cari amici Seborghini, in questo giornale si leggono delle notizie che, oltre a far rigirare nella tomba il nostro compianto Principe Giorgio I°, con sicumera, tentano di turbare il Vostro equilibrio, mal celando invece il loro poco o nulla sapere, con affermazioni  non vere sulla nostra storia e sulla nostra realtà, e che per avvalorare il loro dire si ammantano di titoli nobiliari, come se autodefinirsi “principi” o “baroni”, può dar loro una credibilità storica alterata ad libitum.



Perciò mi rivolgo a Voi, Seborghini, non fatevi ammaliare da queste frottole che vi raccontano, Voi siete persone serie, che ben conoscono la storia e le tradizioni del loro territorio e dunque non credete a certa gente che vi vuol far credere chissà quali nefandezze accadono nel Principato.

Continuate ad andare avanti con il Vostro onesto lavoro e con la dignità che vi contraddistingue.

Lasciate che parlino queste persone venute da fuori che anziché cercare di stendere a Voi una mano di aiuto, si permettono di “sparare” delle notizie a sensazione non vere standosi comodamente sedute sulle  poltrone che arredano le loro case solo per il gusto di tentare di far credere a Voi - si ripete - persone oneste che cercate, con umiltà ma sempre a testa alta  di  guadagnarvi la giornata di lavoro - le loro pseudo realtà per mettervi l’uno contro l’altro.



A questi signori rivolgiamo un invito: cercate anche Voi di guadagnarvi la giornata dicendo realtà vere e magari, se credete nel Principato, stringetevi a loro e dategli una mano non con la sterile polemica, non con la critica distruttiva, non con notizie non vere, non sparando a zero sull’operato di chi ha creduto e crede nel Principato e sta dedicando la propria vita insieme ai componenti del Governo per cercare di raggiungere quella che è l’unica, la vera, la assoluta ambizione di riportare il Principato ed i propri cittadini ai livelli che esso merita non dimenticando mai il vecchio adagio che “solo chi non fa non può sbagliare”.

I Seborghini seri sono stanchi di questi Vostri atteggiamenti e comportamenti e sono fieri di essere guidati dal Principe che loro hanno eletto.

A proposito quale Principe, quello che a norma dello statuto Voi avete voluto e/o il signor Molini di Valibona, eletto non da Voi ma da un’associazione italiana o chi sa quale altro. Flussi e riflussi storici: una volta, vi ricordate, c’era la principessa Jasmine oggi il signor Molini…….

A proposito non abbiamo fatto precedere il nome di questi personaggi dai titoli nobiliari che ostentano solo perché personalmente riteniamo che racchiuda una valenza apprezzabile quello di: ”signore” del quale certamente in pochi possono pregiarsi di essere.

“….ma che Natale, Pasqua e Epitania, lo vuoi capire che siamo tutti uguali…facimmo i seri, nuie appartenimmo a morte….” Sicuramente il buon Totò (Antonio De Curtis) con questi pochi versi de “ A LIVELLA “ nell’omonima celeberrima opera, ha voluto  trasmettere il vero senso della vita ed evidenziare la centralità dell’uomo.

Meditate gente….e, per favore, non qualificatevi “amici di Giorgio” Voi che di Giorgio non sapete nulla e del quale continuate ad oltraggiarne la memoria.



Un’ultima considerazione: voi avete l’ardire di affermare che S.A.S. Marcello I° è  “incapace di regnare…. per avere tradito il rispetto della Costituzione” ma Voi l’avete forse rispettata arrogandovi il diritto di “eleggere” un altro Principe di Seborga?

Ma voi chi  siete e come vi permettete di fare ciò, voi che per il Principato non siete nessuno.

Ma la conoscete la Costituzione? A noi sembra proprio di no quando affermate a vanvera “E’ un colpo di Stato”. Ma conoscete il significato di queste parole?

Poi dite che, in altri termini, nel 2017 sarete in grado di riformare il modo di votare contestando che nell’elezione del 2010 S.A.S. Marcello I° avrebbe impedito ad alcune persone di votare.

Questa è la vostra conoscenza della Costituzione Seborghina? Bene, da una parte ci dispiace per loro, mentre da un’altra siamo veramente preoccupati per Voi.

L’elenco dei votanti, nel 2010, certamente non l’ha redatto il Principe, ma il Consiglio dei Priori.

Quanto infine alle linee programmatiche redatte dal sig. Arnotte e dal sig. Molini, beh! stendiamo un velo pietoso e auguriamo loro di riuscire, ove eletti, a fare solo una piccola parte di  tutto ciò che stanno portando avanti S.A.S. il Principe Marcello I° e l’Ecc.mo Ministro degli Esteri.

Il loro pregio è la mancata ostentazione di tutto ciò che fanno, ma, credeteci cari Concittadini del Principato di Seborga è veramente tanto e presto ve ne renderete conto.



Desidero poi confermare la notizia che oggi 23 luglio è apparsa sui quotidiani locali che la Corte Europea dei Diritti Umani ha rigettato il nostro ricorso.

Questa notizia, guarda caso, è stata messa in luce da una richiesta del sig. Arnotte che approfitta della situazione per mettere ancora una volta in luce la presunta inefficienza di S.A.S. Marcello I° ed indirettamente il mio operato che ho materialmente redatto il ricorso de quo.

Questo signore si guarda  bene dal dire che alla stesura di detto ricorso, su cui egli stesso ha apposto la propria firma e su cui ha partecipato, attraverso il suo caro amico, Avv. Devos, fornendo al compianto Giorgio I° - che li ha trasmessi a me per la relativa annessione  al ricorso stesso - i suoi “famosi memoriali; si guarda bene dal menzionare che egli stesso insieme ad altri hanno trasmesso alla Corte una nota denunciando che alcune firme apposte in calce al ricorso erano false. Circostanza questa che ha influenzato negativamente l’esito del ricorso.

In ogni caso ed al proposito, per estrema chiarezza, si precisa che il suddetto ricorso, estremamente voluto dal compianto Principe Giorgio I°, nasce in forza di una ordinanza di rimessione dei nostri atti da parte di un Giudice di Ventimiglia alla Corte Costituzionale in cui veniva ribadito il diritto del Principato di Seborga di essere dichiarato indipendente.

Che solo grazie a questo provvedimento giudiziario, è stato redatto e depositato il ricorso in parola sempre con il placet del sig. Arnotte.

Avendo appreso dell’infondato ricorso, S.A.S. il Principe di Seborga Marcello I°, nei modi e per gli effetti previsti dalla Legge internazionale, già da tempo, sta provvedendo a porre rimedio a quello che alcuni, non della materia, non ritengono essere stati trattati sufficientemente.

Ciò che ci stupisce di più è la condotta di Arnotte che sin da quando collaborava con il nostro Principe Giorgio I° e successivamente con il Principe Marcello I°, lo stesso ha continuato a mantenere rapporti con gente indesiderata e malvista da Voi Seborgini veri, al solo scopo, - adesso è chiaro -  di creare dissapori tra di Voi e sfiducia nei confronti del Principe Marcello, I°, del suo governo e dei suoi collaboratori.

Solo così si spiega il comportamento di quest’uomo che cerca di mettere in una cattiva luce la persona che Voi avete scelto e  che, liberamente, avete votato.

Egli non vi ha mai tradito  ed insieme alla propria moglie – ebbene, diciamolo pure senza ombra di dubbio – ha sempre governato mettendo a disposizione risorse proprie ,economiche e non.



Per quanto riguarda infine le persone che, ignorando la legge e l’iter del ricorso, sono convinti, in buona fede, che lo stesso contiene degli errori, soprattutto di valutazione, sappiano che nella prossima settimana sarò a Seborga, pronto a dare, in assemblea pubblica, ogni chiarimento in materia.
  

Abbiate fede nel Principe Marcello I° ed anzichè criticare il Suo operato, rimanete accanto a Lui dimostrandoGli l’affetto ed il rispetto che merita.

W il Principato di Seborga, W i Seborghini quelli veri e W il Principe Marcello I°.

Ringraziando i rispettivi Direttori che riterranno opportuno pubblicare la presente, cogliamo l’occasione per dire grazie a S.A.S. ed ai componenti del Governo per ciò che hanno fatto e continueranno a fare  per il nostro Principato.

                                                                                                                 ( Alberto Romano )